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Perchè Cocai Fondo Bozzole

Perchè Cocai

E' dedicato alla memoria di Teofilo Folengo, mantovano, il più importante esponente della corrente del latino maccheronico in Italia. Scriveva con lo pseudonimo di Merlin Cocài o Merlin Coccajo.

Figlio di un notaio mantovano e ottavo di nove fratelli, Folengo nacque da una famiglia nobile decaduta di Cipada (ora Cipata), una frazione di Mantova. Dai sedici anni iniziò la vita monastica, prima a S. Eufemia a Brescia e poi nei Benedettini che a trentatre anni abbandonò per amore di Girolama Deida, con la quale vagabondò, squattrinato e, come unico sostentamento aveva la sua capacità di comporre versi, ma due anni dopo chiese e ottenne di rientrare in monastero.

La sua prima pubblicazione fu il Merlini Cocaii macaronicon, che narra le avventure di Baldus, un eroe fittizio. La ruvida buffoneria di questo lavoro è spesso risollevata da stralci di genuina poesia, come da descrizioni vivide ed acute di critica alla società ed alle sue abitudini. Il suo stile maccheronico è di difficile comprensione per l'uso frequente di parole e frasi dal dialetto mantovano.
Nonostante venisse spesso censurato per l'uso di linguaggio ed idee volgari, il Merlini Cocaii macaronicon conquistò una vasta popolarità ed in pochi anni venne ristampato in numerosissime edizioni.

Dopo un periodo in Sicilia, arrivò alla corte di Ferrante I Gonzaga a Mantova, su ordine del quale scrisse, nel 1543 (e sotto lo pseudonimo di Merlin Coccaio), la prima rappresentazione sacra della quale si ha notizia in Sicilia: "L'Atto della Pinta".

Sul finire dello stesso anno si ritirò a Santa Croce de Campesio, l'attuale frazione Campese del comune di Bassano del Grappa, dove morì il 9 dicembre 1544. La sua tomba è tuttora presente a Campese. Folengo è citato tre volte nel Gargantua e Pantagruel di Francois Rabelais, scrittore che venne profondamente influenzato dall'opera del poeta lombardo. Noto bene era anche a Giordano Bruno e a Erasmo da Rotterdam (che copia dal Baldus la scena del naufragio e la rimette nei suoi 'Colloquia'

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