Appunti !

E che Lambrusco, questo “Incantabiss” Fondo Bozzole

E che Lambrusco, questo “Incantabiss”

Paolo Massobrio, si occupa, da oltre vent'anni come giornalista, di economia agricola ed enogastronomia. E' autore de Il Golosario, la guida alle cose buone d'Italia e della GuidaCriticaGolosa oltre che di innumerevoli libri a tema enogastronomico.
Questo articolo, emozionante, ci lusinga e ci suggerisce che siamo sulla strada giusta!


Non ci sono più le nebbie di una volta che immortalavano Peppone e don Camillo col tabarro fuori da un'osteria. Pero Stefano Berni, direttore del consorzio Grana Padano sostiene con orgoglio che il suo paese, Poggio Rusco, sia ancora la fabbrica della nebbia, circondata dal Secchia, dal Mincio e dal fiume Panaro. Siamo nell'Oltrepò Mantovano, al confine con quell'Emilia che pochi anni fa fece i conti con il terremoto. E qui si respira agricoltura... e si beve Lambrusco. E che Lambrusco. Lo producono Franco e Mario Accorsi, figli di Renzo, già agricoltore che impiantò i primi filari per conferire poi l'uva alla cantina sociale.
Ma loro otto anni fa hanno scelto la strada giusta che ora gli sta dando soddisfazione. Un Lambrusco genuino e senza fronzoli, da agricoltura biologica in circa 8 ettari. Utilizzano varietà diverse di lambrusco e hanno introdotto il sistema di allevamento a guyot (pressoché gli unici con questo filare nel Mantovano). Assaggio con voluttà il Lambrusco Mantovano "Incantabiss", dedicato al più illustre personaggio del luogo, Arnoldo Mondadori, frutto della gloriosa varietà "Ruberti". È uno charmat con rifermentazione in autoclave, frizzante dal colore scuro come i campioni di Peppone e don Camillo. Al naso senti la fragranza della frutta rossa. Intenso e avvolgente, il fruttato in bocca poi vira verso un finale secco, speciale con lessi e mostarda.
Assai più ricco è il Lambrusco Mantovano "Giano" Etichetta Nera, da uve salatino. Più austero del precendente, la frutta la senti come fosse macerata, con note speziate. Dalla varietà "Marani", sottoposta a una spremitura soffice in pressa prende invece forma la versione Rosè, il "Cocai" la cui ultima annata è uscita come Extra Dry. Ancora varietà "Salamino" in purezza per il Mantova Rosso "Le Mani", un rosso fermo ben strutturato, vinificato per almeno un anno in botti d'acciaio. Ma spicca con sorpresa anche un bianco, il Trebbiano "Foxi", che avvince con profumi di banana, la pienezza e le spezie sul fondo. Una gran bella cantina, coi vini perfetti per questa stagione di nebbie e "piacciate" di "breriana" memoria. Come son contento.

Tags: Dicono di Noi

← Indietro Appunti